Archivio Premio Secondo Franchi

Premiati 2016 e 2017

I premi sono attribuiti al miglior articolo pubblicato sulle riviste sociali negli anni 2016 e 2017. Il premio SGI è intitolato a Secondo Franchi uno dei maggiori geologi rilevatori italiani e consiste in una targa e in un diploma accompagnato da una motivazione che sarà pubblicata sul sito web della Società.
 

Commissione: Fabrizio ANTONIOLI, Simonetta CIRILLI, Maria Iole SPALLA, Marco PETITTA, Maurizio MAZZUCCHELLI

Vincitori Premio Secondo Franchi 2016: CARICCHI, C. , CORRADO S., DI PAOLO L., ALDEGA  L. & GRIGO D. (2016) - Thermal maturity of Silurian deposits in the Baltic Syneclise (on-shore Polish Baltic Basin): contribution to unconventional resources assessment. Italian Journal of Geosciences, Vol. 135(3), pp. 383-393.

Vincitori Premio Secondo Franchi 2017: CIRRINCIONE R., MONACO C., ORTOLANO G., FERRANTI L., BARRECA G., FAZIO E., PEZZINO A. & VISALLI R. (2017) - From ductile to brittle tectonic evolution of the Aspromonte Massif. Geological Field Trips, 9, 66 pp.

Regolamento

Elenco premiati
2004 - R. Fantoni, R. Bersezio, F. Forcella
2005 - Alessandro Iannace, Mariano Parente, Valeria Zamparelli
2008 - Giuseppe Cassinis, Luca Cortesogno, Laura Gaggero, Cesare R. Perotti, Laura Buzzi
2009 - Andrea Argnani
2010 - Stefano Zanchetta
2011 - Andrea Zanchi e Maurizio Gaetani
2012 - Massimiliano R. Barchi, Walter Alvarez & David H. Shimabukuro
2013 - Valentina Cantarelli, Luca Aldega, Sveva Corrado, Chiara Invernizzi, Antonio Casas-Sainz
2014 - Marco Pola, Angelo Ricciato, Roberto Fantoni, Paolo Fabbri, Dario Zampieri
2015 - Giancarlo Molli, Marco Doveri, Adele Manzella, Livio Bonini, Flavia Botti, Matia Menichini, Domenico Montanari, Eugenio Trumpy, Alino Ungari, Luca Vaselli.
2016 - Chiara Caricchi, Sveva Corrado, Lea Di Paolo, Luca Aldega, Domenico Grigo
2017 - Rosolino Cirrincione, Carmelo Monaco, Gaetano Ortolano, Luigi Ferranti, Giovanni Barreca, Eugenio Fazio, Antonio Pezzino, Roberto Visalli

Premiati 2013

Valentina Cantarelli, Luca Aldega, Sveva Corrado, Chiara Invernizzi & Antonio Casas-Sainz 

Per l'articolo: Valentina Cantarelli, Luca Aldega, Sveva Corrado, Chiara Invernizzi & Antonio Casas-Sainz, "Thermal history of the Aragon-Bearn basin (Late Paleozoic, western Pyrenees, Spain); insights into basin tectonic evolution".

Motivazione Premio «Secondo Franchi» 2013
Contributo originale ed innovativo centrato sulla storia termica di un bacino tardo Paleozoico dei Pirenei Occidentali. I risultati, ottenuti attraverso uno studio integrato basato su approcci differenti, tra cui moderne tecniche di analisi delle inclusioni fluide, rendono il lavoro un caso di studio modello per le metodologie di studio applicate alla definizione della storia termica e all'evoluzione tettonica dei bacini sedimentari.

Premiati 2012

Massimiliano R. Barchi, Walter Alvarez & David H. Shimabukuro

Per l'articolo: Barchi, M.R., Alvarez, W. & Shimabukuro, D.H., "The Umbria-Marche Apennines as a double orogen: Observations and hypotheses". Italian Journal of Geosciences, v. 131, p. 258-271.

Motivazione Premio «Secondo Franchi» 2012
Studio sintetico, obiettivo ed imparziale dei vari datasets pubblicati negli ultimi quarant'anni sull'evoluzione dell'Appennino umbro-marchigiano. L'articolo dimostra la grande variabilità di tale orogene sia in senso longitudinale che trasversale. Gli autori concludono sottolineando l'ipotesi secondo la quale l'anatomia dell'Appennino settentrionale sarebbe il risultato complesso della giustapposizione di due orogeni: il più antico (e occidentale) da porre in relazione alla collisione tra blocco sardo-corso e Adria, il più recente (e orientale) derivante dal roll-back post-collisionale della placca adriatica. Nonostante la mole di lavori presenti in letteratura sull'argomento, l'articolo presenta interessanti elementi di originalità. La sintesi di dati strutturali, stratigrafici e geomorfologici ha permesso agli autori di fornire una visione fresca e stimolante dell'area di studio. Lo scritto è molto piacevole da leggere e rivela una conoscenza profonda ma mai pedante dell'argomento. 

Premiati 2011

Andrea Zanchi e Maurizio Gaetani

Per l'articolo Zanchi A. & Gaetani M. (2010) - The geology of the Karakoram range, Pakistan: the new 1:100,000 geological map of Central-Western Karakoram. Italian Journal of Geosciences, 130 (2), 161-262.

Motivazione Premio «Secondo Franchi» 2011
L'articolo è il racconto di una vita di ricerche, in un'area remota e poco conosciuta, nel tentativo ottimamente riuscito di raccogliere una mole enorme di dati geologici e di rielabolarli in una visione globale che abbraccia la sedimentologia, la paleontologia, il metamorfismo, la geologia strutturale, l'analisi di facies e la a paleogeografia a scala globale. Tutto ciò ne fa un'opera monumentale, superbamente illustrata da foto, sezioni e schizzi geologici. Insomma un melange di geologia di terreno, analisi e interpretazione in chiave delle moderne teorie geologiche, rigore e spirito esplorativo, in piena sintonia con la figura di Secondo Franchi. L'unicità e la rilevanza internazionale dell'articolo ne fanno un importantissimo punto di forza per l'Italian Journal of Geosciences e la Società Geologica Italiana.

Premiati 2010

Stefano Zanchetta

Per l'articolo:  Zanchetta S. - The Texel-Schneeberg boundary in the Pfossen valley (Merano, NE Italy): geological-structural map and explanatory notes, Italian Journal of Geosciences 129 (3), 395-407.

Motivazione Premio «Secondo Franchi» 2010
La commissione attribuisce il premio Premio Franchi 2010 al lavoro "The Texel-Schneeberg boundary in the Pfossen valley (Merano, NE Italy): geological-structural map and explanatory notes" di Stefano Zanchetta (Ital.J.Geosci. (Boll.Soc.Geol.It.), Vol. 129, No. 2 (2010), pp. 395-407, 8 figs., 1 pl. f.t. (DOI: 10.3301/IJG.2010.13) per le seguenti motivazioni: rigore scientifico nella raccolta e presentazione di dati a carattere multidisciplinare, geologico, strutturale e petrologico; accuratezza e ricchezza dei dati geologici e strutturali cartografati attraverso l'utilizzo di tecniche moderne in un'area di elevatissima complessità strutturale e di non facile accesso; capacità di integrazione dei dati strutturali con informazioni sulla petrologia metamorfica dei complessi analizzati; utilizzo di tecniche moderne per la rappresentazione tridimensionale dell'assetto strutturale polifasico dell'area.
 Nel suo insieme il lavoro rappresenta un esempio significativo di approccio moderno allo studio di terreni metamorfici complessi.

Premiati 2009

Andrea Argnani

Per l'articolo: Argnani A. (2009) - Plate Tectonics and the Boundary between Alps and Apennines. Boll. Soc. Geol. It., 128 (2): 317-330.

Motivazione Premio «Secondo Franchi» 2009
Il lavoro eccelle per la nuova interpretazione presentata dall'autore per ricostruire le fasi evolutive del complesso sistema Corsica-Appennino settentrionale, che sono ancora oggetto di aperto dibattito. Il modello cinematico tridimensionale, che egli propone con un'argomentazione chiara e concisa, fa meglio comprendere come si sarebbe sviluppato il processo di subduzione fra le due placche della zona.

Premiati 2008

Giuseppe Cassinis, Luca Cortesogno, Laura Gaggero, Cesare R. Perotti & Laura Buzzi

Per l'articolo: Cassinis G., Cortesogno L., Gaggero L., Perotti C.R. & Buzzi L. (2008) - Permian to Triassic geodynamic and magmatic evolution of the Brescian Prealps (eastern Lombardy, Italy). Boll. Soc. Geol. It., 127 (3): 501-518.

Motivazione Premio «Secondo Franchi» 2008
Il lavoro riporta uno studio molto articolato sulla evoluzione tettonico-magmatica della regione sudalpina occidentale delle Alpi Bresciane, dal Paleozoico al Triassico superiore.
L'argomento è stato oggetto di un numerosi studi nel corso degli ultimi anni, che hanno focalizzato vari aspetti dell'area in esame. Il lavoro di Cassinis et al. ha il notevole pregio di affrontare queste problematiche attraverso un approccio multidisciplinare che include indagini petrologiche, geochimiche, sedimentologiche e stratigrafiche, inquadrate nel complesso dell'evoluzione geodinamica e paleogeografia dell'area alpina dal Paleozoico al Triassico superiore. Tale metodo fornisce nuovi risultati che portano un importante contributo alla conoscenza della complessa evoluzione tettonico-sedimentaria del subalpino durante il ciclo medio-triassico, precedente al rifting dell'Oceano Alpino (Alpine Tethys, Oceano Ligure-Piemontese).
La multidisciplinarietà dell'approccio rappresenta il pregio preminente di questo lavoro. Sono, tuttavia, rilevanti anche la chiarezza nella esposizione dei dati e dei problemi, e l'utilizzazione di illustrazioni curate e precise che permettono al lettore di districarsi con sicurezza nella complessità degli argomenti trattati. Le conclusioni appaiono conseguenti rispetto ai dati e in coerenza con l'attenta ed accurata discussione.
In sintesi, il lavoro di Cassinis et al. rappresenta un contributo importante alla problematica trattata e un punto di riferimento per le ricerche future. Per tali ragioni, si ritiene di eleggere detto lavoro quale migliore contributo pubblicato nelle riviste della Società Geologica Italiana nell'anno 2008.