Un team di studenti della Laurea magistrale in Geologia e Geologia applicata dell'Università di Napoli Federico II si piazza al secondo posto nell'Imperial Barrel Award, Europe Region

-

Società Geologica Italiana

L'Imperial Barrel Award (https://iba.aapg.org/program) è una competizione internazionale per studenti di corsi di laurea magistrale in Geoscienze, organizzata e sponsorizzata dal 2007 dall'American Association of Petroleum Geologists (AAPG). In questa competizione, ogni team, composto da 5 studenti guidati da un academic advisor, ha 8 settimane per analizzare un set di dati geologici e geofisici. Il team dell'Università di Napoli aveva il compito di valutare le prospettive esplorative del Taranaki Basin, nell'offshore della Nuova Zelanda. Altri team hanno ricevuto dataset che riguardavano il Golfo del Messico e l'offshore della Nova Scotia (Canada). Gli studenti svolgono una simulazione del tutto realistica del lavoro che fanno geologi e geofisici all'interno delle compagnie di esplorazione e produzione di idrocarburi. Al termine delle 8 settimane, i team competono, presentando i risultati del loro lavoro davanti ad un panel di giudici composto da exploration managers delle principali major del settore oil and gas. La semifinale europea della competizione si svolge normalmente a Praga, dove si incontrano, e scontrano, 21 fra le migliori università del continente (https://iba.aapg.org/competition/region/europe).

Quest'anno, per le restrizioni imposte dalla diffusione della pandemia,  la competizione si è svolta online, il 25 e 26 Maggio. La gara è stata davvero avvincente e con un esito assolutamente entusiasmante. Martedì 25 Maggio, il team dell'Università di Napoli Federico II, composto da Luigi Bianco, Daniele Blancone, Giovanni Freda e Salvatore Ruocco, e guidato dal Prof. Mariano Parente, ha superato la prima fase, entrando fra le prime sei. Mai nessuna squadra di Università italiane aveva raggiunto questo risultato.  Ma l'impresa davvero storica si è concretizzata il giorno successivo, quando i nostri ragazzi si sono piazzati al secondo posto, alle spalle dell' supersponsorizzata IFP School di Parigi (Institut Francais du Petrole), già vincitrice nel 2018, ed istituto di eccellenza  che attrae con i suoi master studenti da tutto il mondo.

Il team dell'università di Napoli ha messo in fila altre prestigiosissime Università europee, tra cui la pluripremiata UniLaSalle (vincitrice della semifinale europea e seconda classificata nella finale mondiale del 2019), la Royal Holloway University of London, l'Università di Manchester e l'Università di Stavanger. 

Il risultato conseguito dai nostri studenti è ancora più straordinario, considerando che hanno battuto Università che hanno percorsi didattici specialistici dedicati all'esplorazione e produzione di risorse energetiche e sponsorizzati dalle più grandi aziende del settore. È un'ulteriore dimostrazione dei grandi talenti che frequentano i nostri corsi di laurea e della altissima qualità dell'offerta didattica erogata dal Dipartimento di Scienze della Terra, dell'Ambiente e delle Risorse. E l'anno prossimo torneremo a competere, questa volta non più da outsider!

Per ulteriori informazioni, contattare Mariano Parente (DiSTAR, Università di Napoli Federico II, maparent@unina.it)