Ricordo del Prof. Giovanni Nappi

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Società Geologica Italiana

Carissimi Soci SGI,
Carissimi Soci Società Associate,

la Società Geologica Italiana partecipa al cordoglio del Prof. Alberto Renzulli che, con grande tristezza, comunica la scomparsa del Professor Giovanni Nappi, già Associato di Vulcanologia presso l'Università degli Studi di Urbino 'Carlo Bo'.

I funerali si svolgeranno a Roma, lunedì 13 febbraio, alle ore 11.30 presso la Parrocchia di San Mattia, via Renato Fucini 285 (quartiere Monte Sacro Alto).

La Segreteria


Di seguito il ricordo del Prof. Alberto Renzulli:

Con profonda tristezza vi comunico che il 10 febbraio è venuto a mancare Giovanni Nappi, già Professore Associato di Vulcanologia presso l'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo.

Dopo essersi laureato in Scienze Geologiche nel 1961 presso l'Università di Napoli, lavora per sette anni, fino al 1970, al Servizio Geologico d'Italia come geologo rilevatore e petrografo analista, mettendo la propria firma su tante carte geologiche delle aree vulcaniche quaternarie dell'Italia centro-meridionale, dalla Toscana al Lazio, alla Campania. Nel 1971-1972 usufruisce di una "Senior Fellowship" CNR-NATO di 18 mesi e si reca in Giappone presso l'Università di Hokkaido. Qui allarga lo spettro dei suoi studi alla vulcanologia fisica e alla sorveglianza geofisica dei vulcani attivi giapponesi come il Sakurajima, l'Aso e il Koma-ga-take. Grazie all'esperienza acquisita in Giappone, al rientro in Italia, vince un concorso del CNR all'allora Istituto Internazionale di Vulcanologia di Catania dove si dedicherà, prevalentemente, alla messa a punto della rete sismica e geodimetrica dei vulcani delle Isole Eolie. I segnali sismici arrivavano via radio all'Osservatorio Geofisico di Lipari (del quale è stato responsabile) e l'individuazione, da parte di Giovanni Nappi, dei precursori dell'eruzione lavica dello Stromboli del novembre del 1975 gli valsero un articolo (del quale era orgoglioso) nella prestigiosa rivista scientifica Nature e che lo portò all'attenzione della comunità scientifica internazionale.

Quando nell'anno accademico 1978/1979 arriva all'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, prima come professore a contratto e poi dal 1985 come professore associato in ruolo, Giovanni Nappi porta con sé il bagaglio scientifico acquisito con le ricerche sui vulcani dell'Italia centrale, giapponesi, e su quelli delle Isole Eolie. In Giappone aveva familiarizzato con professori di fama internazionale come Yoshio Katsui e Izumi Yokoyama mentre all'IIV di Catania aveva conosciuto e frequentato Giorgio Marinelli e Alfred Rittmann che con le loro teorie sulla genesi, evoluzione ed eruzione dei magmi si stavano sempre più affermando nella comunità delle Scienze della Terra. Nell'allora Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università di Urbino portò quindi una ventata di internazionalizzazione. Il suo carattere risoluto e la sua efficace comunicativa e mimica fecero il resto per fargli subito riscuotere le simpatie della maggior parte dei colleghi della Facoltà. Le sue lezioni e, soprattutto le escursioni guidate a Bolsena, alla caldera di Latera e ai vulcani delle Isole Eolie hanno fatto appassionare alla vulcanologia, alla petrologia delle rocce ignee e alla geotermia intere generazioni di studenti di Scienze Geologiche di Urbino. A chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e soprattutto di imbastire con lui un rapporto franco e leale, mancheranno la genuina autenticità del suo carattere e la sua generosità.
 
Alberto Renzulli (Università degli Studi di Urbino Carlo Bo)