Lettera del Presidente SGI in merito alla ri-collocazione in altra sede dello storico Museo di Mineralogia 'Luigi Bombicci'

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Società Geologica Italiana

Prot. 2020/01                                                                                                   

Roma, 7 gennaio 2020

Al Magnifico Rettore dell'Università di Bologna
Prof. Francesco Ubertini
rettore@unibo.it
segrettore@unibo.it

e p.c.

al Direttore del Sistema Museale d'Ateneo
Prof. Roberto Balzani
roberto.balzani@unibo.it

membri del Consiglio d'Amministrazione
dell'Università di Bologna
carlotta.berticeroni@unibo.it
pierpaolo.gatta@unibo.it
loris.giorgini@unibo.it
giovanni.leoni@unibo.it
a.mazzi@strategielocali.it
rafael.lozano@unibo.it
laura.colli2@studio.unibo.it
alessandro.pompili@studio.unibo.it
 
Chiarissimo Prof. Ubertini,
venuti a conoscenza dei tratti salienti del piano edilizio dell'Ateneo di Bologna "Alma mater", recentemente presentato in conferenza-stampa dalla S.V., abbiamo appreso che tra i nuovi interventi prospettati ci sarebbe anche la ri-collocazione in altra sede dello storico Museo di Mineralogia "Luigi Bombicci".

A questo riguardo mi permetto di scriverLe per rappresentarLe la forte preoccupazione della Società Geologica Italiana, associazione scientifica senza fini di lucro, Istituto culturale ed Ente Morale dal 1885, per l'iniziativa presentata e attualmente alla valutazione dei Vostri organi competenti.

Mi permetta in premessa di segnalarLe di come il magnifico edificio di Piazza di Porta San Donato sia noto alla comunità geologica nazionale e internazionale, e di come esso rappresenti uno dei luoghi della tradizione scientifica e culturale italiana.

Consapevoli che il nuovo piano edilizio sia stato preparato con perizia, professionalità e coscienza, e non vi sia nella Vostra progettualità l'intenzione di arrecare nocumento a un luogo della memoria culturale e scientifica della comunità geologica, è nostra opinione che il trasferimento delle collezioni scientifiche proposto significherebbe lo snaturamento di una struttura organica, non solo dal punto vista architettonico-strutturale, all'insegnamento universitario, all'alta formazione dottorale, alla ricerca, alla divulgazione e all'intera città.

Costruito nel 1907 proprio per ospitare il Museo, l'edificio di Piazza di Porta San Donato è stato ed è frequentato da generazioni di scienziati, studiosi, studenti di ogni ordine e grado, e visitatori italiani e stranieri. Ricerca, insegnamento e terza missione sono funzionalmente integrate nella struttura fisica e nella localizzazione del museo.

Per più di un secolo il Museo "Luigi Bombicci" si è evoluto, continuando ad adempiere le funzioni didattiche, scientifiche e divulgative per cui era stato progettato e realizzato. Come la S.V. ben sa, le collezioni del Museo vantano cinquantamila esemplari che ne fanno il principale museo mineralogico-petrografico in Italia e che difficilmente troverebbero adeguata pari collocazione in un altro plesso.

Mi preme ricordare a questo proposito che le moderne tendenze urbanistiche privilegiano la valorizzazione e il recupero delle strutture storiche, nella continuità del loro utilizzo. Vogliamo pensare che non si voglia correre il rischio di compromettere la funzionalità di una delle più importanti istituzioni culturali dell'Ateneo e della città di Bologna.

Pertanto, mi lasci esprimere la forte preoccupazione a nome della comunità geologica nazionale di come la ri-collocazione del Museo "Luigi Bombicci" possa alterare l'attuale patrimonio culturale e scientifico nazionale.

Nel congedarmi ringrazio anticipatamente per l'attenzione che vorrete dare alla nostra segnalazione.

Distinti Saluti

SOCIETÀ GEOLOGICA ITALIANA
                     Roma
            IL PRESIDENTE
       (Prof. Sandro Conticelli)

Lettera Presidente SGI.pdf