Congresso SIMP-SGI 2025 - Inivitati Ministri

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SGI

Dal 15 al 18 Settembre – 1000 scienziati – 1100 ricerche inedite – 38 sessioni scientifiche a Padova  per  il Congresso Nazionale Congiunto delle più prestigiose società scientifiche italiane quali la Società Italiana di Mineralogia e Petrologia, fondata a Pavia 85 anni fa e la Società Geologica Italiana fondata da Quintino Sella nel 1881!

Tutto il mondo delle GeoScienze sarà a Padova per quattro giorni!

Inagurazione – Lunedì 15 Settembre al Padova Congress – ore 14 e 30 con la Tavola Rotonda alla quale sono stati invitati tra gli altri: Anna Maria Bernini, Ministro dell'Università e della Ricerca, Gilberto Picchetto Fratin, Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Nello Musumeci, Ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare, Adolfo Urso Ministro delle Imprese e del Made in Italy.

Invitati Rodolfo Carosi, Presidente della Società Geologica Italiana, Paolo Mazzoleni, Presidente della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia, Fabio Florindo, Presidente dell'INGV, Maria Siclari, Direttore Generale e Direttore ad Interim del Dipartimento per il Servizio Geologico d'Italia ISPRA, Arcangelo Francesco Violo, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi.

Lunedì 15 Settembre – Ore 14 e 30 – Padova Congress – Sala Mantegna – Padova!

Rodolfo Carosi – Presidente della Società Geologica Italiana: " Entro il 2100 potemmo arrivare alla cifra di 11 miliardi di persone sulla Terra. Le sfide riguarderanno soprattutto le materie prime, l'energia, il cibo, l'acqua. Abbiamo invitato le autorità e la politica a dialogare con il mondo scientifico!".

Paolo Mazzoleni – Presidente della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia: " Questo congresso vuole essere uno spazio di incontro, dialogo e confronto, per mettere sotto i riflettori il ruolo cruciale delle Geoscienze - italiane e internazionali - nel costruire il nostro futuro, sulla Terra e oltre. Insieme, possiamo trasformare le sfide in opportunità!".

Parteciperà anche il Servizio Geologico della Croazia!

Entro il 2100 gli abitanti del Pianeta Terra  potranno raggiungere gli 11 miliardi! Le sfide sono tante e riguardano la desertificazione, l'acqua, il cibo, le materie prime, l'energia.

"Invitiamo i rappresentanti delle istituzioni a dialogare con il mondo delle scienze. Il mondo sta cambiando e con esso le sfide che dobbiamo affrontare. Negli ultimi cento anni la popolazione mondiale è quadruplicata, passando da 2 a 8 miliardi, e potrebbe arrivare a 11 miliardi entro il 2100. Questo significa una maggiore necessità di acqua, cibo, energia e materie prime, ma anche una responsabilità sempre più grande: vivere in armonia con il nostro Pianeta, per noi e per chi verrà dopo di noi.

I cambiamenti climatici indotti e amplificati dalle attività umane stanno già lasciando il segno: riscaldamento globale, desertificazione, innalzamento del livello del mare, aumento della frequenza di eventi estremi come alluvioni e frane. Questi fenomeni rappresentano sfide complesse ma allo stesso tempo stimolano l'innovazione. E non è tutto: mentre affrontiamo le urgenze terrestri, ci prepariamo a guardare oltre il nostro pianeta. L'esplorazione spaziale e persino la futura colonizzazione di altri pianeti aprono nuove frontiere per le Geoscienze, che saranno essenziali per comprendere questi ambienti! La Geologia in questo periodo vive un periodo di crisi di "vocazioni" e nonostante la figura del geologo sia particolarmente richiesta nel mondo, abbiamo carenza di geologi. Questo tavolo vuole essere un momento di confronto e discussione tra il mondo dell'Università ed il mondo della professione, della politica e delle istituzioni, cioè tra chi prepara giovani geologi e chi ne protegge la figura di libero professionista e chi legifera. Si tratta di mondi che spesso hanno avuto visioni divergenti, ma che in questo momento, più ancora che in passato, hanno la nessità di collaborare, anche perche hanno il fine comune di aumentare il numero di iscritti". Lo ha affermato Rodolfo Carosi, Presidente della Società Geologica Italiana.

Sarà  Padova ad ospitare, dal 15 al 18 Settembre il Congresso Nazionale congiunto della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia e della Società Geologica Italiana che avrà come sede fissa il Padova Congress.

Ben 1000 geologi – 1100 ricerche –  38 sessioni scientifiche! La comunità scientifica illustrerà  in anteprima alla stampa, studi e ricerche sulle bio – geoscienze, sul clima, sull'evoluzione del Pianeta Terra, dalla Tettonica dalla Geochimica, sulla Cartografia Geologica o ancora sulla Geomorfologia, sulle applicazioni Industriali in Mineralogia, Petrografia e Geochimica, sulla Mineralogia, sui Rischi Naturali, sulla Vulcanologia, sulla Sismologia. Al Congresso di Padova  le ultime ricerche nel campo delle geoscienze ed anche sui cambiamenti climatici.

Le 38 sessioni con le molteplici conferenze, durante le quali i ricercatori illustreranno le ricerche si svolgeranno nei giorni 16 – 17 – 18 Settembre, dalle ore 9 alle ore 17, al Padova Congress.

La stampa potrà partecipare anche tutte le conferenze e intervistare i ricercatori.

Jan Zalasiewicz – Lunedì 15 Settembre – dalle ore 18 alle ore 18 e 45 – al PadovaCongress!
Sabrina Speich – Martedì 16 Settembre – dalle ore 14 e 45 alle ore 15 e 30, presso il Padova Congress!
Luca Parmitano - Mercoledì 17 Settembre – dalle ore 14 e 45 alle ore 15 e 30 – al Padova ConGress!
Wolfgang Maier – Giovedì 18 Settembre – dalle ore 14 e 45 alle ore 15 e 30 al Padova ConGress!

"Le Geoscienze non sono nuove a queste sfide. Da sempre ci aiutano a rispondere alle grandi domande (Perché ci sono terremoti? Come si formano i minerali? Da dove veniamo?) e oggi si pongono al centro della ricerca di soluzioni per costruire un futuro sostenibile. Dalle strategie per la gestione delle risorse naturali alle tecnologie che rendano le nostre comunità più resilienti – ha affermato Paolo Mazzoleni, Presidente della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia -  le Geoscienze offrono gli strumenti e le conoscenze per convivere in maniera più armoniosa possibile con l'ambiente che ci circonda.
Questo congresso vuole essere uno spazio di incontro, dialogo e confronto, per mettere sotto i riflettori il ruolo cruciale delle Geoscienze - italiane e internazionali - nel costruire il nostro futuro, sulla Terra e oltre. Insieme, possiamo trasformare le sfide in opportunità".

Al Congresso di Padova, Luca Parmitano, astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea, condividerà la sua visione del pianeta Terra dallo spazio, guardando verso nuove frontiere e parlerà delle future missioni sulla Luna e su Marte.

Al Congresso anche Jan Zalasiewicz, geologo polacco, paleontologo, dell'Università di Leicester, che ha guidato il Gruppo di Lavoro sull'Antropocene ed ancora Sabrina Speich, oceanografa.  La ricerca di Sabrina Speich si concentra sulle dinamiche oceaniche e sul loro ruolo nel cambiamento climatico, ricercatrice affermata a livello internazionale anche sulla modellistica oceanica.
Nel 2018, Sabrina Speich è stata una dei 200 firmatari di un appello sul quotidiano francese, Le Monde, in cui si metteva in guardia da possibili conseguenze drastiche sugli esseri viventi . Al Congresso di Padova ci sarà anche Wolfgang Maier dell'Università di Cardiff.

Maier  sta studiando i sistemi magmatici mineralizzati nell'Africa meridionale e centrale. Le sue ricerche sono concentrate anche sulla Finlandia (Kevitsa, Penikat), sul Canada (Bell River e Highbank Lake Complexes), sul Brasile (Caraiba, Mirabela), sull'Australia (Giles Complex, Hart dolerite).

L'apertura sarà affidata ad un'importante Tavola Rotonda dal tema : "Nuove sfide per le Scienze della Terra: cartografia geologica e materie prime critiche", presso la Sala Mantegna, al Padova Congress, Lunedì  15 Settembre  alle ore 14.30. Moderatore: Ruggiero Quarto, già Senatore della Repubblica.

"Le Scienze della Terra sono chiamate a fornire al nostro Paese le conoscenze scientifiche e tecniche necessarie per affrontare le complesse sfide ambientali e legate alle risorse — energia, materie prime, acqua — del XXI secolo. La cartografia geologica e tematica (carte geologiche, geochimiche, del dissesto idrogeologico, delle risorse minerarie, ecc.) rappresenta non solo la base per una conoscenza approfondita del territorio  - ha concluso Mazzoleni - e la gestione dei rischi naturali e di origine antropica, ma anche, per esempio, uno strumento fondamentale per l'eventuale individuazione ed estrazione delle materie prime critiche. Queste ultime, di rilevanza strategica crescente, richiedono una conoscenza approfondita delle georisorse, una stima accurata delle riserve disponibili e una corretta valutazione dell'impatto ambientale per la loro estrazione.  Questo tavolo di lavoro si propone come occasione di confronto tra le esigenze strategiche e ambientali del nostro Paese, le opportunità di finanziamento e investimento — pubbliche e private — e il contributo concreto che le Scienze della Terra possono offrire per uno sviluppo sostenibile e responsabile".

Sempre, Lunedì 15 Settembre a partire dalle ore 18 e 30, presso Sala Carraresi, dal tema - La professione di Geologo, Università e Lauree Abilitanti –

Interverrànno Giorgio Giacchetti, Presidente dell'Ordine degi Geologi del Veneto, rappresentanti del mondo universitario italiano!