Al Congresso Nazionale Congiunto della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia e della Società Geologica Italiana saranno illustrati anche studi sulle materie prime, in particolare le materie critiche!
Dal 15 al 18 Settembre – 1000 scienziati – 1100 ricerche inedite – 38 sessioni scientifiche a Padova per il Congresso Nazionale Congiunto delle più prestigiose società scientifiche italiane quali la Società Italiana di Mineralogia e Petrologia, fondata a Pavia 85 anni fa e la Società Geologica Italiana fondata da Quintino Sella nel 1881!
Tutto il mondo delle GeoScienze sarà a Padova per quattro giorni!
Diego Gatta - Dipartimento Scienze della Terra dell'Università degli Studi di Milano: " La "transizione energetica" è una sfida complessa, che ha come obiettivo principale identificare un nuovo mix energetico sostenibile per il nostro ambiente, e impone un nuovo modo di porsi rispetto alle esigenze di tipo ambientale/climatico, energetico ed economico. A Padova studi inediti su energia!".
Cristiano Collettini - Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università La Sapienza: "Ricercatori provenienti da più campi. Le domande a cui i ricercatori cercano risposta sono affascinanti: quanto sono complesse le faglie attive? È possibile riconoscere i segnali che anticipano un terremoto?!".
Germana Barone - Dipartimento di Scienze Biologiche Geologiche e Ambientali dell'Università di Catania: " Saranno presentati 60 lavori e 66 poster da ricercatori provenienti dalle più importanti università italiane, sulla promozione del patrimonio geologico e culturale!".
Mariano Parente - Dipartimento di Scienze della Terra, dell'Ambiente e delle Risorse (DiSTAR) Università degli Studi di Napoli Federico II : "Studi sulla la risposta degli organismi e degli ecosistemi ai cambiamenti climatici ed ambientali. Si tratta di ricerche che attraverso la ricostruzione degli eventi del passato geologico aiutano a comprendere il presente ed a predire il futuro del nostro Pianeta!".
Marta Pappalardo - Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Pisa: " La forma della superficie terrestre è in continuo divenire. Eventi rapidi come eruzioni vulcaniche frane e inondazioni sono un oggetto di studio consueto per i geologi, che ne investigano i meccanismi per mitigarne gli impatti sulle attività dell'uomo e prepararci ai cambiamenti futuri. Nell'ambito del congresso verranno presentati i risultati delle ricerche italiane di punta su questi temi!".
"Al Congresso di Padova, presenteremo studi inediti su risorse naturali, materiali ed energia per un futuro sostenibile. La crescita economica e tecnologica degli ultimi decenni ha determinato un aumento esponenziale della domanda globale di energia e di materie prime naturali. La "transizione energetica" è una sfida complessa, che ha come obiettivo principale identificare un nuovo mix energetico sostenibile per il nostro ambiente, e impone un nuovo modo di porsi rispetto alle esigenze di tipo ambientale/climatico, energetico ed economico. Anche a livello nazionale urge rivedere il modo in cui vengono considerate e gestite le georisorse disponibili. Questo macrotema intende offrire uno spazio ai ricercatori impegnati nell'esplorazione, caratterizzazione, coltivazione, trasformazione e distribuzione delle georisorse, con l'obiettivo di contribuire al processo di trasformazione in corso, valorizzando le tecniche estrattive sostenibili, lo sviluppo e l'accesso a sorgenti energetiche rinnovabili e un più efficiente stoccaggio energetico". Lo ha annunciato Diego Gatta del Dipartimento Scienze della Terra dell'Università degli Studi di Milano.
Inaugurazione – Lunedì 15 Settembre al Padova Congress – ore 14 e 30 con la Tavola Rotonda alla quale sono stati invitati tra gli altri: Anna Maria Bernini, Ministro dell'Università e della Ricerca, Gilberto Picchetto Fratin, Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Nello Musumeci, Ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare, Adolfo Urso Ministro delle Imprese e del Made in Italy.
Invitati Rodolfo Carosi, Presidente della Società Geologica Italiana, Paolo Mazzoleni, Presidente della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia, Fabio Florindo, Presidente dell'INGV, Maria Siclari, Direttore Generale e Direttore ad Interim del Dipartimento per il Servizio Geologico d'Italia ISPRA, Arcangelo Francesco Violo, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi.
Alla scoperta dei terremoti: quando la Terra si muove rilasciando molta energia
"I terremoti sono tra le manifestazioni più intense e immediate dell'energia che si nasconde all'interno della Terra. Si verificano quando le rocce in profondità scivolano lungo le faglie – ha affermato Cristiano Collettini del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università La Sapienza - ossia fratture nella crosta terrestre. Questo processo non è casuale, ma è influenzato dalle caratteristiche delle faglie stesse e dalle proprietà fisiche delle rocce che le circondano.
Capire come e perché avvengono i terremoti richiede il lavoro congiunto di diverse discipline scientifiche: dalla sismologia, che studia le onde sismiche, alla geologia, che analizza le faglie della crosta terrestre, fino alla fisica delle rocce, che ne esplora il comportamento in laboratorio. A Padova illustreremo ricerche inedite".
Ricercartori provenienti da diversi campi analizzeranno i terremoti!
"La sessione "Earthquake Faulting as a Short-Term Manifestation of The Dynamic Earth" ha l'obiettivo di mettere insieme ricercatori provenienti da questi diversi campi, per analizzare il fenomeno dei terremoti da più punti di vista. Tra i temi affrontati ci sono lo studio della geometria e del movimento delle faglie attive – ha continuato Collettini - il monitoraggio degli spostamenti del suolo attraverso dati satellitari, l'analisi dei segnali generati dai terremoti e perfino la riproduzione di piccoli eventi sismici in laboratorio.
Le domande a cui i ricercatori cercano risposta sono affascinanti: quanto sono complesse le faglie attive? È possibile riconoscere i segnali che anticipano un terremoto? Cosa succede esattamente quando il terremoto inizia, si propaga e poi si ferma? I primi segnali possono davvero indicare quanto sarà grande il sisma? E infine, l'intelligenza artificiale può aiutarci a capire meglio l'evoluzione delle faglie nel tempo?
La ricerca sui terremoti è ancora piena di sfide, ma ogni nuovo studio ci avvicina a una comprensione più profonda di questi eventi naturali, con l'obiettivo finale di migliorare la prevenzione e la sicurezza delle persone".
Ma ben 60 ricerche saranno sulla divulgazione del patrimonio culturale! Ben 60 studi e 66 poster con ricercatori provenienti dalle più importanti Università Italiane.
"L'importanza delle geoscienze nello studio dei materiali del patrimonio culturale e nella divulgazione è evidenziata nell'ambito della tematica "CULTURAL HERITAGE AND GEOSCIENCE OUTREACH" in cui saranno presentati 60 lavori e 66 poster da ricercatori provenienti dalle più importanti università italiane. Nelle 6 sessioni in cui si articola la tematica saranno trattati nello specifico sia la valorizzazione – ha dichiarato Germana Barone del Dipartimento di Scienze Biologiche Geologiche e Ambientali dell'Università di Catania - e la conservazione dei Beni Culturali e la loro conoscenza, anche con analisi non distruttive, sia il ruolo dei musei nella divulgazione delle scienze della Terra anche al grande pubblico. Infine numerose ricerche riguarderanno metodi didattici innovativi per le scuole il cui interesse è confermato dalla numerosa presenza di docenti".
Ben 1000 geologi – 1100 ricerche – 38 sessioni scientifiche! La comunità scientifica illustrerà in anteprima alla stampa, studi e ricerche sulle bio – geoscienze, sul clima, sull'evoluzione del Pianeta Terra, dalla Tettonica dalla Geochimica, sulla Cartografia Geologica o ancora sulla Geomorfologia, sulle applicazioni Industriali in Mineralogia, Petrografia e Geochimica, sulla Mineralogia, sui Rischi Naturali, sulla Vulcanologia, sulla Sismologia. Al Congresso di Padova le ultime ricerche nel campo delle geoscienze ed anche sui cambiamenti climatici.
Le 38 sessioni con le molteplici conferenze, durante le quali i ricercatori illustreranno le ricerche si svolgeranno nei giorni 16 – 17 – 18 Settembre, dalle ore 9 alle ore 17, al Padova Congress.
"I contributi scientifici presentati per il tema "Co-evolution of climate, sedimentary record, and life through time" esaminano le interazioni dinamiche tra i cambiamenti climatici, il record sedimentario e l'evoluzione della vita sul nostro pianeta. Le presentazioni copriranno intervalli chiave della storia della Terra – ha dichiarato Mariano Parente del Dipartimento di Scienze della Terra, dell'Ambiente e delle Risorse (DiSTAR) Università degli Studi di Napoli Federico II - dal passato profondo al recente, illustrando come il record geologico permette di studiare la risposta degli organismi e degli ecosistemi ai cambiamenti climatici ed ambientali. Si tratta di ricerche che attraverso la ricostruzione degli eventi del passato geologico aiutano a comprendere il presente ed a predire il futuro del nostro Pianeta".
Al Congresso di Padova, Luca Parmitano, astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea, condividerà la sua visione del pianeta Terra dallo spazio, guardando verso nuove frontiere e parlerà delle future missioni sulla Luna e su Marte.
Un grande evento nell'evento che vedrà insieme tutte le Università Italiane, la Società Italiana di Mineralogia e Petrologia, la Società Geologica Italiana, CNR, Ispra, INGV.
Al Congresso anche Jan Zalasiewicz, geologo polacco, paleontologo, dell'Università di Leicester, che ha guidato il Gruppo di Lavoro sull'Antropocene ed ancora Sabrina Speich, oceanografa. La ricerca di Sabrina Speich si concentra sulle dinamiche oceaniche e sul loro ruolo nel cambiamento climatico, ricercatrice affermata a livello internazionale anche sulla modellistica oceanica.
Nel 2018, Sabrina Speich è stata una dei 200 firmatari di un appello sul quotidiano francese, Le Monde, in cui si metteva in guardia da possibili conseguenze drastiche sugli esseri viventi a causa dei cambiamenti climatici . Al Congresso di Padova ci sarà anche Wolfgang Maier dell'Università di Cardiff.
Maier sta studiando i sistemi magmatici mineralizzati nell'Africa meridionale e centrale. Le sue ricerche sono concentrate anche sulla Finlandia (Kevitsa, Penikat), sul Canada (Bell River e Highbank Lake Complexes), sul Brasile (Caraiba, Mirabela), sull'Australia (Giles Complex, Hart dolerite).
L'apertura sarà affidata ad un'importante Tavola Rotonda dal tema : "Nuove sfide per le Scienze della Terra: cartografia geologica e materie prime critiche", presso la Sala Mantegna, al Padova Congress, Lunedì 15 Settembre alle ore 14.30. Moderatore: Ruggiero Quarto, già Senatore della Repubblica.
Ma ci saranno anche i Vulcani!
"Nella percezione della maggior parte delle persone la Geologia studia fenomeni che agiscono su scale temporali lunghe centinaia di migliaia o milioni di anni. La forma della superficie terrestre è invece, in realtà, in continuo divenire. Eventi rapidi come eruzioni vulcaniche – ha dichiarato Marta Pappalardo del Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Pisa - frane e inondazioni sono un oggetto di studio consueto per i geologi, che ne investigano i meccanismi per mitigarne gli impatti sulle attività dell'uomo e prepararci ai cambiamenti futuri. Nell'ambito del congresso verranno presentati i risultati delle ricerche italiane di punta su questi temi".