Congresso SIMP-SGI 2025 - Luca Parmitano parla a ben 1000 geologi italiani e stranieri!

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SGI

Luca Parmitano  -  astronauta ESA: " L'anno prossimo, tra febbraio ed aprile,  si aprirà una finestra per il lancio di Artemis II, che è la prima missione da oltre 50 anni a portare esseri umani intorno alla Luna.  Non siamo ancora pronti per tornare sulla superficie, sono macchine e tecnologie diverse. Questa è la grande difficoltà.

Esiste un tipo di geologia che va al di là del nostro Pianeta e che si spinge ben oltre, che in maniera strana va prima in orbita, in orbita bassa terrestre con noi astronauti e con i nostri sistemi di osservazione,  ma che si spinge ben oltre, verso la Luna, verso Marte.  Quindi poter trovare un'unione tra il mio lavoro di esplorazione spaziale e  quello che viene fatto sulla Terra dai geologi e riuscire a parlare con tutti può essere l'inizio di una scintilla, una nuova spinta!".

Geoscienze sempre più al centro delle ricerche!

Società Italiana di Mineralogia e Petrologia, Società Geologica Italiana insieme  per il Congresso Nazionale Congiunto su Geoscienze e le sfide del XXI secolo.

"Credo che chi fa geologia è talmente impegnato nel proprio lavoro, sul campo, nei laboratori, nelle Università, che a volte si dimentica che esiste un tipo di geologia che va al di là del nostro Pianeta e che si spinge ben oltre, che in maniera strana va prima in orbita, in orbita bassa terrestre con noi astronauti e con i nostri sistemi di osservazione,  ma che si spinge ben oltre, verso la Luna, verso Marte.  Quindi poter trovare un'unione tra il mio lavoro di esplorazione spaziale e  quello che viene fatto sulla Terra dai geologi e riuscire a parlare con tutti può essere l'inizio di una scintilla, una nuova spinta.  Io sono da tempo convinto che la scienza riesce a dare tante risposte  a quello che noi cerchiamo, a quello che noi vogliamo fare,  ma uno degli aspetti più belli è che crea nuove domande". Lo ha affermato Luca Parmitano, a margine della conferenza tenuta nell'ambito del Congresso Nazionale Congiunto della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia e della Società Geologica Italiana, in corso al Centro Congressi di Padova. Parmitano che ha anche ricordato la figura di un grande ricercatore, Riccardo Pozzobon dell'Università di Padova, ha risposto ai tanti giornalisti presenti ed in particolare sulle prossime missioni riguardanti la Luna e Marte

Artemis II lancio tra Febbraio ed Aprile del 2026!

"L'anno prossimo, tra febbraio ed aprile,  si aprirà una finestra per il lancio di Artemis II, che è la prima missione da oltre 50 anni a portare esseri umani intorno alla Luna.  Non siamo ancora pronti per tornare sulla superficie, sono macchine e tecnologie diverse. Questa è la grande difficoltà.

Il primo passo è quello di sperimentare e collaudare queste macchine  per assicurarci che i sistemi siano tutti perfettamente consoni agli esseri umani, che ne sostengano in maniera sicura la vita, il trasporto e il rientro.  Dopodiché sarà possibile dedicarci a altri aspetti, come ad esempio la discesa sulla superficie e l'esplorazione. Dal mio punto di vista di addetto ai lavori,  credo che serviranno ancora alcuni anni per sviluppare una macchina.  Entro la decade nel senso entro il 2030, riusciremo a tornare sulla superficie.  Le macchine sono in via di sperimentazione e di costruzione.  Bisognerà chiaramente continuare a fare questo tipo di investimento.

Per molti versi dipende dalla popolazione, dall'opinione pubblica.  Se sostiene questo tipo di iniziativa – ha affermato Parmitano -   se sostiene questo tipo di attività,  dà il supporto alle agenzie che se ne occupano, vorrà dire che chi ha la leadership dei Paesi  avrà interesse a investire il tempo, il denaro necessario per sviluppare queste tecnologie.
Anche ad andare su Marte potremmo farlo entro la prossima decade, siamo sicuramente in grado di farlo, abbiamo le capacità, abbiamo l'intelligenza, abbiamo gli scienziati, abbiamo gli ingegneri, siamo in grado di farlo, ma questa tecnologia che al momento non esiste va inventata e sperimentata, più investiamo per poterlo fare e prima riusciremo ad andare verso il Pianeta rosso. È lo stesso concetto di prima".

Le nuove necessità, l'avvento delle tecnologie, nuove e l'importanza del rapporto con il mondo della scuola!
 
"E' esistito un mondo in cui tutti eravamo perfettamente in pace, perfettamente in equilibrio? Credo di no, semplicemente il mondo cambia, esiste sempre ed esisterà sempre la contingenza del momento, se non si tratta di un conflitto si tratterà di un altro conflitto,  se non si tratta di un conflitto si tratta di un evento imprevedibile come è stata la pandemia di alcuni anni fa – ha continuato Luca Parmitano -  come sarà la prossima, come potrebbe essere un evento sismico di dimensioni inaspettate. Esisterà sempre la contingenza, la contingenza vuol dire rispondere all'immediato, la tecnologia spaziale, l'esplorazione spaziale significa pensare al futuro.
Io ero a scuola più di 30 anni fa, ho una certa età, ma mi ricordo benissimo di aver studiato Geografia Astronomica al quinto anno di scuola, una delle materie e uno dei professori che più mi hanno ispirato durante la mia carriera scolastica. Eravamo in grado di farlo 30 anni fa, sono sicuro che gli studenti di oggi hanno accesso a questo tipo di studi, dipende moltissimo dalla passione dei professori chiaramente e dalla volontà degli studenti di seguire quei professori.
 Alcuni miei compagni di classe oggi sono astronomi di fama mondiale, internazionale, perché? Perchè ispirati da quel  professore.  In questo senso non credo che il mondo sia cambiato. Cambiano le generazioni, cambia il modo di insegnare, ma il contenuto siamo sempre noi a sceglierlo". 
 
Il sogno di quando era bambino!

"Quello di diventare astronauti è uno dei primi sogni che si ha fin da quando si è bambini.

Il sogno è continuo, nel senso che, per quanto mi riguarda,  il sogno deve essere irraggiungibile, altrimenti è un progetto. Per cui quando da bambino sognavo di essere astronauta,  quando dicevo da grande voglio fare l'astronauta,  avrei potuto dire da grande voglio essere l'uranio.  Il significato era esattamente lo stesso.
Era qualcosa di irrealizzabile – ha concluso Parmitano -  talmente lontano, da rappresentare una direzione più che un percorso. E ho seguito quella direzione semplicemente facendo quello che mi piaceva fare.
Perché credo, in molti versi, che sia l'unico modo di diventare bravi in qualcosa. Volevo volare, ho seguito quel sogno,  quell'ispirazione per diventare un pilota militare, diventare un pilota e sperimentatore.  E grazie al concorso dell'Agenzia Europea, dopo alcuni anni ho trovato il mio primo passo verso lo spazio, sulla Stazione Spaziale Internazionale. 
Per rispondere alla domanda come si fa a realizzare i sogni,  innanzitutto non credo che sia indispensabile realizzarli.  È altrettanto importante inseguirli, perché la nostra soddisfazione viene dalla realizzazione dei progetti, da quello che facciamo ogni giorno.  Tutti possono essere astronauti, secondo me,  nel momento in cui fanno il meglio di quello che sono in grado di fare, nel campo in cui si trovano".

E domani al Congresso di Padova ci sarà anche Wolfgang Maier dell'Università di Cardiff.

Maier  sta studiando i sistemi magmatici mineralizzati nell'Africa meridionale. Le sue ricerche sono concentrate anche sulla Finlandia (Kevitsa, Penikat), sul Canada (Bell River e Highbank Lake Complexes), sul Brasile (Caraiba, Mirabela), sull'Australia (Giles Complex, Hart dolerite).

Wolfgang Maier – Giovedì 18 Settembre – dalle ore 14 e 45 alle ore 15 e 30 al Padova ConGress!