La ricerca è stata presentata al recente Congresso Nazionale Congiunto della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia e Società Geologica Italiana!
"Interessanti i dati emersi da una ricerca che abbiamo condotto nello stato di New York! L'estrazione di minerali critici (critical minerals, CMs), è fondamentale per la costruzione dei sistemi ad energia rinnovabile. Questi minerali sono concentrati in limitate aree geografiche e spesso ottenuti con metodi inefficienti e non sostenibili. Inoltre, le attuali catene di approvvigionamento sono inadeguate a soddisfare la domanda futura prevista. Di conseguenza, vi è una crescente necessità di esplorare approcci innovativi e sostenibili per il recupero di questi minerali da risorse alternative e più ampiamente disponibili, come ad esempio i rifiuti. Nella presentazione, mostrero' i risultati della nostra ricerca sullo sviluppo di un processo innovativo che combina l'estrazione di minerali critici (manganese e titanio) da rifiuti con la mineralizzazione di anidride carbonica (CO2). In particolare, nella nostra ricerca, abbiamo utilizzato i rifiuti di miniera (mine tailings) ottenuti da una cava di wollastonite situata nello stato del New York. I mine tailings contengono tre minerali principali: wollastonite, diopside, e granati.
Nel complesso, i risultati di questo lavoro gettano le basi per la ricerca su nuovi processi minerari sostenibili che affrontino l'eredità ambientale delle precedenti attività, aprendo al contempo la possibilità di un'attività mineraria a emissioni zero!". Lo ha affermato Valentina Prigiobbe del Dipartimento di Geoscienze dell'Università di Padova!
È la quarta rivoluzione industriale!
"Noi sappiamo che siamo nella quarta rivoluzione industriale e se prima erano importanti i minerali, il ferro, il rame, adesso con la quarta rivoluzione andiamo oltre, andiamo a nuove risorse, alla ricerca di nuove risorse. E questo non può essere fatto che non da persone che studiano l'ambiente, la geologia, i minerali.
Quindi non partiamo da zero. La geologia, le Scienze della terra in Italia hanno sempre continuato a interessarsi di quelle che sono le risorse. Un tempo si interessavano sfruttando diciamo quelli che erano i paesi dove le risorse sono molto abbondanti.
E ora si sta tornando allo studio del nostro territorio. È importante la cartografia italiana che ci consente di sapere cosa può fornire il territorio. Si è tanto investito e lo hanno fatto l'università italiana, gli enti di ricerca sullo studio delle materie critiche, delle risorse minerali. Un tema che non è stato abbandonato assolutamente dall'Accademia e dai nostri corsi di laurea ma che deve prendere di nuovo vigore proprio nello studio del territorio italiano.
Nessuno penserà mai che l'Italia sarà indipendente rispetto a questo problema delle risorse minerali, però un contributo importante può venire già dallo studio del territorio e dallo studio dei minerali appunto presenti all'interno del nostro territorio. Poi c'è la corsa allo spazio. E' la sfida ultima, futura che probabilmente neanche i nostri figli vedranno, ma i nostri nipoti, ma il futuro sarà quello".