La ricerca è stata presentata al recente Congresso Nazionale Congiunto della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia e Società Geologica Italiana!
"Abbiamo dato vita ad uno studio multidisciplinare sui Campi Flegrei. Lo studio è stato presentato al recente Congresso Nazionale della Società Geologica Italiana e della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia, tenutosi a Padova. Abbiamo analizzato la struttura delle rocce crostali della caldera fino a 3-4 km di profondità, combinando osservazioni a diverse scale. Abbiamo accoppiato innovative analisi di laboratorio in 4D (scansioni 3D eseguite durante esperimenti meccanici in situ) su campioni rocciosi prelevati da un pozzo geotermico, con immagini 3D ad alta risoluzione dell'intero sottosuolo. Queste indagini hanno rivelato, a partire da circa 2.5 km di profondità, strati crostali sorprendentemente meno resistenti e più permeabili del previsto.
Questo "strato debole" della crosta flegrea offre una chiave per comprendere il bradisismo, poiché può favorire l'accumulo di fluidi magmatici profondi, in grado di generare sovrapressioni durante le crisi bradisismiche innescando deformazioni del suolo e attività sismica, e influenzare eventuali future risalite di magma verso la superficie". Lo hanno annunciato Gianmarco Buono, ricercatore dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, e coautori.