Roberto Malaroda (San Canziano d'Isonzo (Gorizia), 9 maggio 1921 – Torino, 23 ottobre 2008)

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Società Geologica Italiana

A cura di GIORGIO VITTORIO DAL PIAZ (Sezione di Storia delle Geoscienze)
 

Trascorre gli anni giovanili a Buie (Istria), Monfalcone e Trieste, dove compie gli studi liceali. Iscritto all'Università di Padova, si laurea in Scienze naturali nel 1943 e in Scienze geologiche nel 1946, con tesi di carattere paleontologico (fauna eocenica del M. Postale) e petrografico (Adamello-Presanella), allievo di Gb. Dal Piaz e A. Bianchi.
La carriera universitaria si svolge all'Istituto di Geologia e Paleontologia dell'Università di Padova: assistente (1944-54) e professore incaricato dei corsi di paleontologia (1944-45 e 1950-54) e di rilevamento geologico (1951-54); libero docente in geologia (1952). Nel 1954 è ternato nel concorso di geologia bandito dall'Università di Palermo e nell'autunno è chiamato dalla Facoltà di Scienze dell'Università di Torino per la cattedra di geologia, ruolo che ricoprirà sino al 1991, tenendo per incarico anche i corsi di paleontologia (1954-64) e di geografia fisica (1964-74). Fuori ruolo dal 1992, nel 1996 è collocato a riposo e nominato professore emerito.
Direttore dell'Istituto di Geologia, Paleontologia e Geografia fisica dell'Università di Torino (1954-75), sito nelle soffitte di Palazzo Carignano, lo sviluppa e lo rinnova profondamente per far fronte ai compiti didattici e scientifici assunti con l'attivazione del Corso di laurea in Scienze geologiche (1958), la partecipazione al Programma di cartografia geologica (legge Sullo, 1960) e la direzione (1961-70) di una sezione del Centro nazionale CNR per lo Studio geologico e petrografico delle Alpi. Con la sua direzione l'Istituto cresce rapidamente e raggiunge in pochi anni dimensioni e reputazione di livello europeo.
Presidente del Comitato per le Scienze Geologiche e Minerarie del CNR (1968-72), del Comitato Glaciologico Italiano (1973-81), del Comitato Tecnico Idrocarburi (1973-76); rappresentante italiano nella IUGS e capo-delegazione ai Congressi geologici internazionali di Sidney (1976), Mosca (1984) e Washington (1989). In piena guerra fredda, è promotore dei primi protocolli di collaborazione nel campo geologico e minerario sottoscritti dal CNR con Istituti e Accademie dell'Unione Sovietica e di altri paesi dell'Europa orientale.
Promotore del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino (1980), ha dedicato costante impegno all'insegnamento scientifico nelle scuole secondarie: presidente dell'Associazione Insegnanti di Scienze Naturali (1985-87) e fondatore della sezione piemontese (1981), ha fornito e richiesto ai suoi studenti rigorose basi teoriche e pratiche di geologia, paleontologia e geografia fisica, con benefiche ricadute sulla qualità della didattica nelle scuole piemontesi. Nello stesso tempo ha educato e diplomato una vasta schiera di giovani geologi, contribuendo a creare in Piemonte una figura professionale che prima mancava ed è stato primo presidente del locale Ordine dei Geologi.
Ricercatore poliedrico, diretta espressione della sua profonda cultura naturalistica, si è dedicato a temi classici di paleontologia e geologia stratigrafica, affrontati soprattutto nel periodo padovano, a progetti di cartografia geologica e allo studio dei basamenti cristallini, dall'Adamello al Monte Bianco e al massiccio dell'Argentera. Negli ultimi anni si è rivolto in prevalenza a temi di geomorfologia regionale e di neotettonica.
Presidente della Società Geologica Italiana nel biennio 1966-67 ha organizzato, con la collaborazione di molti allievi, il 64° Congresso (Torino-Cuneo), comprendente una settimana di escursioni nel massiccio dell'Argentera. Non va dimenticata la meritoria riorganizzazione dei periodici sociali.
Principali riconoscimenti - Membro dell'Accademia Nazionale dei Lincei (1964), dell'Accademia delle Scienze di Torino (1968, Presidente nel 1994-97), dell'Accademia Nazionale dei XL (1978) e dell'Accademia dei Concordi (Rovigo, 1995). Socio onorario della Società Geologica Italiana, del Comitato Glaciologico e della Società Italiana di Geologia del Quaternario. Presidente onorario della Sezione piemontese dell'Associazione nazionale degli Insegnanti di Scienze naturali. Premio scientifico-tecnico dell'Associazione Mineraria Subalpina di Torino (1991).
 
FONTI E BIBLIOGRAFIA
Carraro F. (2009) - Roberto Malaroda, Commemorazione. Acc. delle Scienze Torino, Atti Sci. Fis., 143, 27-33.
Dal Piaz G.V. (2008) - Ricordo di Roberto Malaroda. Rend. Acc. Naz. delle Scienze detta dei XL, Mem. Sci. Fis. Nat., 126, 32/2, 33-35.