La Società Geologica Italiana interviene su quanto sta accadendo in merito agli incendi in Italia, in particolare nel Parco Nazionale del Vesuvio

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SGI

Rodolfo Carosi – Presidente della Società Geologica Italiana: " Oltre alla perdita di piante, animali e produzioni di fumi e cenere va evidenziato il ruolo preparatorio degli incendi che di per sé non arrivano ad innescare processi di instabilità ma possono preparare altri agenti, tipicamente intensi e molto impulsivi, a farlo. È questo, appunto, il caso dei versanti incendiati dove, quale conseguenza della combustione della copertura vegetale, possano innescarsi o riattivarsi, nelle stagionalità successive ed in concomitanza di piogge intense, fenomeni di instabilità del terreno, come le frane!".

"Oltre alla perdita di piante, animali e produzioni di fumi e cenere va evidenziato il ruolo preparatorio degli incendi che di per sé non arrivano ad innescare processi di instabilità ma possono preparare altri agenti, tipicamente intensi e molto impulsivi, a farlo. È questo, appunto, il caso dei versanti incendiati dove, quale conseguenza della combustione della copertura vegetale, possano innescarsi o riattivarsi, nelle stagionalità successive ed in concomitanza di piogge intense, fenomeni di instabilità del terreno, come le frane. Insomma, è come se la "cicatrice" lasciata dal fuoco, prima di sanarsi nuovamente, indebolisse il territorio rendendolo più soggetto a "contrarre altre malattie". Il tutto può essere aggravato da  i cambiamenti climatici che, portano, sempre più spesso, al verificarsi  di piogge intense  e localizzate dove in poche ore cade una quantità di pioggia che normalmente cade in diversi mesi!". Lo ha affermato Rodolfo Carosi, Presidente della Società Geologica Italiana.